Gnudi toscani, semplici e buoni
Gnudi toscani, semplici e buoni, un primo piatto strepitoso della cucina regionale toscana; un’esplosione di semplicità e gusto.
Come forse già sapete sono per metà di origine toscana per l’appunto e ne vado parecchio fiero.
Oggi andremo a ravanare nella cucina di questa fantastica regione che, come tutte quelle del nostro Bel Paese, riserva una vastità assoluta di ricette eccezionali.
Ma cosa sono di fondo questi gnudi?
Più o meno trattasi di un raviolo di magro al quale è stata sfilata la veste.
Il ripieno senza l’involucro in pratica; da qui il nome ‘gnudi’ cioé nudi.
Provai questo piatto in una trattoria nei pressi di Firenze dove mi ero recato per lavoro.
Pioveva ed era stata una mattinata a dir poco complessa ma quel pranzo mi rimise al mondo.
Me li servirono conditi con del burro nocciola e salvia e così amo presentarli anche io.
Spinaci, ricotta, farina, pecorino, uova, una bella grattatina di noce moscata e pepe.
Ebbene sì, nulla di più e nulla di meno; semplici e meravigliosi.
Come sempre poi, si apre il magico mondo delle scelte personali.
La ricetta classica vorrebbe la ricotta di pecora ed io mi attengo a questa indicazione anche perché mi piace moltissimo.
Ovvio che se non la gradite, potete tranquillamente sostituirla con quella vaccina.
Stessa cosa vale per il pecorino toscano grattugiato che, se non vi garba (così usiamo un termine tipico della regione), potete sostituire con del grana o del parmigiano.
Io, ad esempio, in questo caso, opto per una via di mezzo, cioè metà pecorino e metà parmigiano.
Morbidezza, sapore, profumo… il trionfo assoluto della semplicità in cucina.
Da quel primo assaggio è stato puro amore e tutte le volte che li ho presentati a tavola…è stato un delirio di approvazione!
Provare per credere, non potete assolutamente esimervi dall’assaggiarli. 😉
Abbinamento consigliato, per quanto mi riguarda, gli gnudi chiamano a gran voce un bel Chianti classico.
Così restiamo anche in terra toscana e ce la giochiamo totalmente in casa.
Gnudi toscani, semplici e buoni è una ricetta davvero strabiliante, profumata ed accattivante.
Andiamo a prepararli assieme:
Ingredienti (dosi per 4 persone)
- Spinaci, 450g
- Ricotta (di pecora), 250g
- Farina 00, 70g
- Parmigiano reggiano grattugiato, 30g
- Pecorino toscano grattugiato, 30g
- Uova, 1 unità
- Salvia, 8 foglie
- Burro, 100g
- Noce moscata, q.b.
- Pepe nero, q.b.
- Sale, q.b.

Preparazione
SPINACI
1) Mettiamo gli spinaci in una pentola di acqua bollente leggermente salata
2) Cuociamoli per 3 o 4 minuti al massimo
3) Scoliamoli (tenendo da parte la pentola con l’acqua) e strizziamoli bene
4) Lasciamo raffreddare gli spinaci per una decina di minuti
5) Una volta intiepiditi, tritiamoli aiutandoci con un coltello.
Consiglio personale, non usiamo un frullatore perché tagliati un po’ grossolanamente avranno un effetto più rustico, decisamente in linea con la ricetta.
6) Mettiamo gli spinaci tritati in una ciotola bella capiente, dove prepareremo l’impasto
GNUDI
7) Aggiungiamo la ricotta agli spinaci e schiacciamola bene con una forchetta
8) Ora inseriamo, il pecorino ed il parmigiano (tenendone da parte un pochino per il condimento finale)
9) Aggiungiamo la farina con una grattatina di pepe e di noce moscata
10) Rompiamoci dentro l’uovo intero (tuorlo ed albume) ed impastiamo bene il tutto.
Attenzione particolare a non esagerare nel manipolare l’impasto.
Una volta incorporato bene il tutto, è pronto.
Non è un impasto per lievitati e non serve una grande lavorazione.
11) A questo punto passiamo alla formazione degli gnudi; inumidiamoci le mani
12) Prendiamo un paio di cucchiai di impasto e lavoriamola con le mani, a formare una pallina
13) Posizioniamo le palline su di un vassoio leggermente infarinato, distanziandoli un pochino
14) Una volta terminato l’impasto, andiamo a mettere i nostri gnudi in frigorifero per una quarantina di minuti almeno
CONDIMENTO
15) In un pentolino mettiamo a fondere il burro a fuoco medio basso
16) Lasciamolo cuocere fino a quando parte liquida e solida saranno evidentemente separate (la parte proteica del burro si dividerà dal resto)
17) A questo punto, filtriamo il burro con un filtro a maglie molto fini oppure con un canovaccio
18) Rimettiamo solamente la parte liquida nel pentolino e lasciamola cuocere ancora a fuoco bassissimo
19) Aggiungiamo le foglie di salvia, tenendone da parte qualcuna per la decorazione finale
20) Quando il colore varierà, passando ad una tonalità simile a quella delle nocciole (da qui il nome burro nocciola), sarà pronto.
Attenzione particolare a non farlo bruciare mi raccomando.
21) Spegniamo il fuoco e mettiamo da parte
COTTURA E IMPIATTAMENTO
22) Riprendiamo la nostra pentola con acqua bollente leggermente salata, dove avevamo cotto gli spinaci
23) Una volta ripreso il bollore, mettiamo a cuocere i nostri gniudi
24) Esattamente come per gli gnocchi, verranno a galla una volta pronti (circa 4 minuti ma dipende dalla grandezza)
25) Scoliamoli e disponiamoli nei piatti di portata
26) Infine, coliamoci sopra una porzione generosa di burro nocciola
27) Aggiungiamo una spolverata di formaggio grattugiato e decoriamo con una fogliolina di salvia
Gnudi toscani, semplici e buoni sono belli e pronti per essere degustati.
Mi raccomando serviamoli belli caldi perché così daremo una marcia in più al piatto. 😉
Il Ghera vi saluta…la missione è compiuta!