06
Apr

Carbonara classica: un mito a tavola

Carbonara classica, un mito a tavola una ricetta spaziale, semplicissima, veloce ma gustosissima e…sacra!

Tra i primi piatti più conosciuti al mondo, simbolo di una città, Roma, della quale, giustamente, c’è da esserne fieri perché è a dir poco geniale!

Non esiste una verità univoca sulla nascita di questa preparazione né sui reali ingredienti con cui nacque ed io non ho nessuna intenzione di fregiarmi di conoscerla.

So però dirvi con certezza che questa ricetta è una vera bomba!

Pochi ingredienti e nessuna manovra complicata nella preparazione.

Guanciale e qui sì…ci va il guanciale e non è la stessa cosa la pancetta o tantomeno il bacon, ci va il guanciale!

Perché il grassetto che si scioglie quando lo facciamo sudare in padella, non è paragonabile a nient’altro.

Poi i gusti sono gusti e siete liberi di fare come vi pare, ma il mio parere è questo.

Pecorino romano, perché ha una spinta decisamente diversa dal Parmigiano però, anche qui, liberi di non apprezzarlo.

Io uso solo i tuorli delle uova, c’è chi le usa intere, chi fa un po’ e un po.

Per quanto mi riguarda, solo tuorli e sai che te magni.

Pepe nero, a gusto rispetto alla quantità ma piaccia o no, non può mancare.

Semplicissima davvero, ora vedremo assieme però qualche trucchetto per avere un risultato speciale.

Cremosa al punto giusto, preservando la croccantezza del guanciale e con lo sprint di pepe e pecorino.

Abbinamento consigliato, a mio avviso è bona con tutto ma io ci attacco sempre un bel bicchiere di vino rosso, magari di vigneti romani, che si sente a casa.

Carbonara classica, un mito a tavola insomma è la fine del mondo!!!

Partiamo a prepararla per poi spazzolarla:

Ingredienti (dosi per 4 persone):

  • Pasta, 400g
  • Uova, 8 unità (medie, useremo solo i tuorli)
  • Guanciale, 200g
  • Pecorino romano, 100g (ma si va a sentimento!)
  • Pepe nero, q.b.
  • Sale, q.b.
carbonara

Preparazione:

1) Acqua salata in una bella pentola a scaldare

2) Tagliamo il nostro guanciale a pezzetti, non troppo piccoli

3) Mettiamolo in una padella antiaderente bella grande (perché poi ici andremo a saltare la pasta) e facciamolo sudare a fuoco lento

4) Una volta che avrà sudato bene e si sarà incroccantito a dovere (ma non bruciato o secco mi raccomando), lo togliamo dalla pentola, lasciando invece il grassetto sciolto

5) Mattiamo il guanciale su carta assorbente

6) Apriamo le uova e prendiamo i soli tuorli

7) Li mettiamo in una ciotola e li sbattiamo, aggiungiamo una grattatina di pepe

8) Poco alla volta incorporiamo il nostro pecorino romano, lasciandone un pochino per la guarnitura finale, fino ad ottenere un composto denso, quasi duto…mettiamolo da parte

9) Ora giù la pasta nell’acqua a cuocere

10) A circa 5 minuti dalla cottura perfetta della pasta, prendiamo un mestolino o 2 di acqua della pasta stessa e li aggiungiamo nella padella calda col grassetto del guanciale, andremo così a deglassare bene il fondo, recuperando tutti i sapori

11) Tiriamo su la pasta, mettiamola nella padella col grassetto del guanciale e saltiamola un paio di minuti; l’amido dell’acqua di cottura creerà già una bella cremina col grasso del guanciale

12) Spegniamo il fuoco e lasciamo riposare un paio di minuti fuori dal fornello

13) Mettiamo un pochino di acqua della pasta (meno di mezzo mestolino) nel nostro ‘impasto’ di pecorino e uovo e amalgamiamo bene

14) Ora versiamo il nostro impasto nella padella con la pasta, aggiungiamo un goccino di acqua di cottura e amalgamiamo bene bene il tutto

15) Grattata di pepe, spolverata finale di pecorino e…

Il Mito è stato preparato ed è pronto per esser divorato.

Il Ghera vi saluta…la missione è compiuta!

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